Dibattito: To Prime or Not to Prime? Società Italiana Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica
Generalmente, il Testosterone enantato viene iniettato una o due volte a settimana. Il testosterone enantato non è raccomandato per le donne perché ha una forte natura androgena. Gli utenti intermedi possono prendere fino a 700 mg a settimana, e gli utenti di livello avanzato possono prendere 1000 mg a settimana. Ma ricorda che alte dosi di testosterone enantato possono causare vari effetti collaterali, quindi devi stare attento mentre lo usi. L’assunzione di ormoni androgeni, soprattutto quando in eccesso o in assenza di una indicazione medica, è spesso associata alla comparsa di effetti collaterali alcuni dei quali clinicamente rilevanti.
6 Gravidanza ed allattamento – [indice]
Il gel di testosterone transdermico produce meno irritazioni della pelle rispetto ai cerotti e offre una maggiore flessibilità nel dosaggio. Un miglioramento importante è il testosterone undecanoato per via parenterale che produce livelli plasmatici normali di testosterone per 12 settimane, con livelli plasmatici normali anche di DHT ed E2. L’obiettivo principale della sostituzione degli androgeni è sostituire il testosterone a livelli il più vicino possibile ai livelli fisiologici. Per alcune funzioni androgeno-dipendenti il testosterone è un pro-ormone, convertito perifericamente in 5alfa-diidrotestosterone (DHT) e 17beta-estradiolo (E2), i cui livelli dovrebbero essere preferibilmente entro i normali intervalli fisiologici. L’età di insorgenza della carenza di testosterone (ipogonadismo congenito, a esordio nell’infanzia o in età adulta) determina la manifestazione clinica. Il Testo-Enant è controindicato nei maschi affetti da carcinoma della prostata o della mammella, in quei pazienti anziani in cui è bene evitare un’iperstimolazione, e nei casi di ipertrofia prostatica benigna con ostruzione vescico-uretrale.
Testosterone Enantato: Cosa è e a Cosa Serve? Una Guida Completa
- I cerotti di testosterone scrotale generano livelli plasmatici di DHT sovrafisiologici, il che non è il caso dei cerotti di testosterone non scrotale.
- Nel medicinale 250 mg ogni fiala da 1 ml di soluzione contiene 250 mg di testosterone enantato.
- L’ipogonadismo richiede degli esami di conferma (vedi figura Valutazioni di laboratorio dell’ipogonadismo maschile).
- A questi soggetti è stato anche somministrato un GnRH-agonista per disattivare la loro produzione di testosterone.
- Aumenti significativi del livello di antigene prostatico specifico (PSA) devono indurre a considerare una biopsia della prostata negli uomini che altrimenti sarebbero candidati alla diagnosi di cancro alla prostata e al successivo trattamento.
Un basso livello di testosterone favorisce la deposizione di grasso nella zona addominale, mentre dosi sovrafisiologiche impediscono l’accumulo di grasso nella zona addominale, ma riducono il grasso solo di una piccola quantità. Questo vale sia per il grasso sottocutaneo che per il grasso viscerale addominale più profondo. I dosaggi di testosterone sovrafisiologici sono in grado, tuttavia, di ridurre la quantità di grasso negli arti. I ricercatori non hanno esaminato come le alte dosi di testosterone riducono la quantità di grasso. Essi ipotizzano che il testosterone sia capace di sabotare gli enzimi responsabili dell’uptake degli acidi grassi da parte delle cellule e inibisca lo sviluppo delle cellule adipose giovani.
Secondo la letteratura, gli estrogeni sono in grado di aumentare il picco di GH in prepuberi sani e in bambini con bassa statura peraltro sani, ma non in bambini con deficit di GH [1]. Il priming sarebbe quindi utile per aumentare la specificità dei test da stimolo, riducendo l’overdiagnosi di deficit di GH. Si ritiene che la continua liberazione di ormone assomigli molto a quella che avviene naturalmente nell’organismo. In genere, salvo diverso parere del Medico, nell’ipogonadismo maschile una fiala di Testo-Enant da 250 mg ogni 3 settimane; nell’oligospermia una fiala di Testo-Enant da 100 mg ogni 4 settimane. Ricordiamo che anche i cittadini possono segnalare gli effetti collaterali dei farmaci.
L’ipogonadismo è definito come un deficit di testosterone con sintomi o segni associati, deficit della produzione di spermatozoi o entrambi. Può derivare da una patologia dei testicoli (ipogonadismo primario) o dell’asse ipotalamo-ipofisario (ipogonadismo secondario). Entrambi possono essere congeniti o acquisiti come conseguenza dell’invecchiamento, di malattie, dell’uso https://rhodelhi.com/steroid-39/scopri-come-assumere-deca-durabolin-100-mg-organon/ di farmaci e droghe o di altri fattori. In aggiunta, numerosi deficit enzimatici congeniti determinano gradi variabili di resistenza agli androgeni a livello degli organi bersaglio. Il trattamento varia a seconda dell’eziologia, ma tipicamente comprende la terapia sostitutiva con l’ormone di rilascio delle gonadotropine, con le gonadotropine o con testosterone.
Il deficit di testosterone a esordio in età adulta si manifesta in vario modo a seconda del grado e della durata del deficit stesso. Calo della libido; disfunzione erettile; declino delle funzioni cognitive, come l’interpretazione visuospaziale; disturbi del sonno; instabilità vasomotoria (nella forma di ipogonadismo maschile acuto e grave); e cambiamenti di umore, come la depressione e la rabbia, sono sintomi comuni. La riduzione della massa magra, l’aumento del grasso viscerale, l’atrofia testicolare, l’osteopenia, la ginecomastia e i peli corporei radi impiegano di solito mesi o anni per svilupparsi. Il deficit di testosterone sembra aumentare il rischio di coronaropatia e cancro alla prostata. Differenti trial clinici ed un attento monitoraggio post-marketing hanno dimostrato come l’assunzione di testosterone, soprattutto quando effettuato al di fuori della prescrizione medica, come ad esempio nella pratica dopante, possa essere associato alla comparsa di differenti effetti collaterali. Casi di ipersensibilità e forte virilizzazione come irsutismo, alterazioni del tono vocale, ipertrofia del clitoride ed alterazioni della libido, si sono invece descritti in donne sottoposte a terapia androgenica.